È un momento magico per il cemento: ovunque si celebrano i suoi successi, con mostre, libri, trasmissioni televisive e radiofoniche, podcast. Il sessantesimo compleanno dell’Autostrada del Sole, il 4 ottobre, non è passato inosservato, come era capitato solo 10 anni fa. A inizio dicembre, infatti, per ricordare quei quasi 800 chilometri che scorrono su centinaia di ponti in cemento armato ordinario o precompresso, si sono inaugurate ben due mostre a Roma: una monografica, curata dall’Istituto Luce, valorizzando i propri materiali video, ospitata alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea; l’altra al MAXXI, dedicata in generale alle autostrade italiane ma con un importante focus sull’Autosole, con tra l’altro il bellissimo plastico dell’intero tracciato da Milano a Napoli, proveniente dagli archivi della Società Autostrade. Quindi anche noi non potevamo che dedicare la copertina al ponte Giuseppe Romita, l’ultimo costruito di quell’incredibile avventura durata 8 anni, progettato da Silvano Zorzi, uno degli eroi della Scuola italiana di Ingegneria, e intitolato al ministro che aveva firmato, nel 1955 il piano pluriennale delle autostrade, con priorità assoluta per l’Autosole, vista come la strada dell’unità nazionale. Al MAXXI, nel frattempo, a fine ottobre è stata aperta una mostra su uno dei più importanti grattacieli Italian Style, la Torre Velasca, al cui restauro abbiamo dedicato un numero della rivista (IIC 859): qui la struttura in cemento armato, espressivamente esibita, ha un ruolo da protagonista nella definizione del linguaggio architettonico. In mostra è stato fatto un esperimento importante in termini di inclusione: ampio spazio è stato infatti dedicato a modelli tattili, che fanno meglio comprendere, anche a persone con disabilità visive, il comportamento strutturale della torre – in particolare il complesso gioco di forze tra i puntoni che sostengono l’espansione in alto della torre e i solai del 15° e del 18° piano, rispettivamente compresso e teso, oltre al ruolo di controvento del nucleo irrigidente. I modelli, che possono essere strapazzati, sono pensati per aiutare tutti i non specialisti, quindi quel grande pubblico in genere spaventato dalla difficoltà di comprendere i problemi strutturali; però sono stati progettati insieme al gruppo di lavoro di MAXXIpertutti, supportato da tiflologhe bravissime e volontari non vedenti supercuriosi. Con l’inaugurazione della mostra è andata in onda anche una puntata sulla Torre Velasca della trasmissione Wikiradio su Rai Radio Tre, da anni attenta a ospitare argomenti di ingegneria strutturale. Anche in Svizzera proliferano le mostre dedicate ai progettisti del cemento: una all’ETH di Zurigo dedicata ai modelli per i gusci di Heinz Isler e l’altra sugli hypar di Felix Candela. Poi si pubblicano nuovi libri: quello sulla più famosa diga a gravità alleggerita di Claudio Marcello, la diga del Sabbione; una monografia sistematica sull’opera di Pier Luigi Nervi, di cui è autore Gabriele Neri per i tipi di Hoepli, e uno sulla sperimentazione di Isler, frutto del lavoro di dottorato di Giulia Boller per i tipi di Verlag. E sempre più spesso, anche per creare spazi per festival o eventi culturali, si sceglie il cemento, come ci dimostra il nostro inserto dedicato alle “Strutture Pop-up”.
Insomma, è proprio vero che – dopo anni difficili di incomprensioni e fake news – tutti ricominciano ad amare il cemento!

Professore Ordinario presso la Macroarea di Ingegneria dell'Università degli studi di Roma Tor Vergata e Direttore Scientifico della rivista. Dal 1994 conduce le sue ricerche indagando la storia della costruzione e dell'ingegneria strutturale, con particolare riferimento alle applicazioni relative alla conservazione. Dal 2012 è co-Principal Investigator nel progetto SIXXI dedicato alla Storia dell'ingegneria strutturale italiana e guida il lavoro del gruppo di giovani ricercatori coinvolti. Autrice di numerose pubblicazioni sulla storia delle costruzioni, ha curato diverse mostre sul tema dell'ingegneria strutturale italiana.
Tullia IoriPotrebbero interessarti
Cemento romano vs cemento del futuro
Leggi tuttoConoscere la storia del cemento e del cemento armato, capire perché si sia così capillarmente…
Cemento: ieri, oggi, domani
Leggi tuttoQuesto numero propone un viaggio tra passato, presente e futuro del cemento.Un viaggio nel tempo…
La bella faccia del cemento
Leggi tutto— La bella faccia del cemento: in inglese la traduzione di cemento a facciavista è…